In occasione della 1a Conferenza Nazionale dei Coordinamenti e delle Federazioni Regionali delle Associazioni dei Diabetici sono stata invitata a partecipare in veste di moderatore.
Per me, sempre un pò "distante" dal mondo dell'associazionismo è stata l'occasione per saperne di più, per conoscerle e farmi conoscere. Solo conoscendosi si superano diffidenze, incomprensioni, malintesi, pregiudizi.
Per me, sempre un pò "distante" dal mondo dell'associazionismo è stata l'occasione per saperne di più, per conoscerle e farmi conoscere. Solo conoscendosi si superano diffidenze, incomprensioni, malintesi, pregiudizi.
Buon pomeriggio, mi presento: sono Daniela D'Onofrio, creatrice e curatrice del sito Portale Diabete e fondatrice della web community ad esso collegata.
La nostra community risale ormai al 2003, quando fu creata una ML (mailing list), uno spazio virtuale in cui persone con diabete, ma anche i loro familiari (i cd "tipo 3") potessero scambiarsi idee, opinioni, ma fondamentalmente emozioni, sentimenti.
Non è mai stata un "sostitutivo" del medico curante, non sono mai stati consentiti "consigli" di carattere medico. Uno spazio virtuale che la nostra amica Rita Stara, che ne fa parte da sempre, ebbe la generosità di definire un "gruppo di autoascolto", con la sottoscritta nel ruolo di "facilitatore".
Con l'avvento di Facebook, la community è "migrata" e il nostro gruppo conta ormai oltre 4500 iscritti.
Una community viva e vivace (a volte anche troppo!) e a me spetta di fare, oltre che da facilitatore, oltre che da moderatore, a volte anche da censore, a volte persino da Cerbero! Solo a volte, però...
Perchè sono qui?
Innanzitutto ringrazio Stefano Garau per avermi invitata. Ma l'invito, tanto gradito quanto imprevisto, non spiega il "perchè" io l'abbia accettato.
Forse potrebbe spiegarcelo Stefano, e magari poi lo farà.
Io invece posso spiegarvi perchè l'abbia accettato e di buon grado.
Chi mi conosce sa che io NON mi occupo di associazionismo: non per pregiudizi, non per preconcetto.
Semplicemente perchè credo operiamo in due ruoli, due settori completamente diversi.
Voi "state sul campo", "risolvete" (o dovreste risolvere!) i problemi, io mi occupo di altro: io mi occupo delle persone, del loro bisogno di comunicare, del loro bisogno di informazioni, del loro bisogno di sentirsi meno soli ad affrontare il fardello della malattia cronica.
Io sono, nell'immaginario collettivo "la sorella che non hanno", quella della "pacca sulla spalla", non ho un ruolo fattivo, io: quello spetta a voi.
Ma dicevamo, perchè ho accettato l'invito.
Mi ha colpito (e anche un pò incuriosito) la frase che Stefano ha scritto nella lettera di presentazione di questa iniziativa "affrontare un dibattito che va oltre ogni sigla associativa ed è fuori da ogni potenziale condizionamento". A me è bastato.
Non ho chiesto chi partecipasse, sinceramente non ho capito neanche troppo la differenza tra "coordinamento e federazione" che l'amica Rita ha provato a spiegarmi già un paio di volte (spero di capirla prima di tornare in continente!).
Credo, fondamentalmente, che uno dei motivi per qui Stefano mi abbia invitato a moderare questa vostra conferenza sia proprio questa mia evidente terzietà, che è poi sinonimo di imparzialità.
E forse anche per il mio carattere deciso e perentorio nel moderare, che ha visto più volte in pratica sul gruppo FB.
Ciò detto, dopo avervi augurato buon lavoro, direi che possiamo cominciare. Grazie
Quartu S. Elena (Ca). In lontananza "La sella del diavolo".