Ogni anno, anche piu' volte l'anno, e' tradizione che gli amici che si sono conosciuti tramite Portale Diabete si incontrino per passare del tempo insieme, approfondire una conoscenza spesso solo virtuale, rinsaldare amicizie nate sul web ed approfonditesi negli anni.
Anche quest'anno, qualche giorno prima di Natale ci siamo trovati per condividere, in amicizia, lo spirito festivo, le speranze per un anno migliore, l'auspicio che questo "sia l'anno della svolta": quello in cui verra' trovata una cura definitiva contro il diabete.
Quest'anno l'incontro ha assunto proporzioni notevoli, grazie ad un primo "esperimento" di coinvolgimento dei principali gruppi sul diabete presenti sul web: l'idea, come spesso accade per le idee che poi "riescono meglio" era stata lanciata casualmente da un amico (Florin) che rispondendo all'invito a trovarci di un'amica (Paola) aveva proposto di vedersi prima di Natale. In quei giorni io stavo gia' pensando alla data in cui organizzare il "solito" pranzo di Portale Diabete, ma ero reduce da 2 eventi entusiasmanti: i Salotti di Sanofi e il primo meeting dei bloggers sul diabete, che si era tenuto all'EASD di Berlino.
In occasione di questi incontri avevo avuto la possibilita' di conoscere parecchie persone che prima conoscevo solo virtualmente, ma anche conoscere meglio persone con le quali avevo gia' avuto contatti.
Ognuno di noi, ovviamente, ha le proprie idee, ognuno di noi ha le sue peculiarita', ma se cerchiamo sempre le differenze e non le similitudini, se notiamo piu' cio' che ci separa da cio' che ci unisce, le distanze non si accorciano, le spaccature si approfondiscono.
Dato per scontato che cio' che anima tutti noi sia l'interesse per la comunita' diabetica, il suo benessere (anche psicologico) ho pensato che provare a organizzare un evento comune potesse essere una buona idea: per stare tutti insieme, per cercare di appianare quelle divergenze che a volte sul web risultano ingigantite dall'impossibilità di vedere la mimica, di udire il tono... Inutile dire che la risposta entusiasta degli altri rappresentanti dei gruppi voleva dire che il sentire fosse comune, che il pensiero fosse condiviso.
E cosi' con Biagio e Francesca e' iniziata l'avventura che si sarebbe conclusa (nonostante l'imprevisto finale del conto "gonfiato") in quella giornata che restera' nei nostri cuori: il 15 dicembre, il nostro Pranzo DIAmore.
Francesca e Biagio sono stati una fucina di idee: le etichette con i nomi scritti a mano, i regalini, il pagliaccio, il Babbo Natale per i bambini... Le indicazioni per arrivare... e poi i libri sul diabete, i calendari... i braccialetti... ogni giorno avevano un'idea nuova!
Man mano che i numeri crescevano, che le iscrizioni aumentavano, leggevo nelle parole degli altri organizzatori ( ma anche dei partecipanti) la sorpresa e al tempo stesso l'entusiasmo per quello che si preannunciava un evento "storico".
Non credo di esagerare nel definirlo cosi'!
Non e' "storico" che quasi 150 amici che hanno in comune una patologia (non una squadra di calcio, non un cantante pop) si ritrovino "solo" per mangiare insieme?
Non e' "storico" che vi siano persone che a questo proposito arrivano da tutta Italia?
Che si sobbarchino ore di treno, di macchina, di aereo! Spese non indifferenti! "Solo" per passare qualche ora insieme?
Era bellissimo leggere l'emozione che aumentava con l'avvicinarsi della data! Era bellissimo cercare di "accontentare" i partecipanti che chiedevano di essere messi allo stesso tavolo di questo o quell'amico ( quello con cui piu' "si trovano" nel gruppo, quello con cui scambiano piu' frequentemente battute).
Bambini, ragazzi, adulti... Tipo 1, tipo 2, tipo 3...
Con alcuni di loro la mia amicizia risale al 2000! L'anno in cui io mi sono "affacciata" sul web ed e' iniziato il mio impegno a favore della comunita' diabetica. In 12 anni ho visto coppie sposarsi, bambini nascere, chili aumentare e capelli diminuire: solo lo spirito e' rimasto lo stesso! Combattivo, ottimista, pieno di speranza.
Con altri l'amicizia e' piu' recente, ma non per questo meno importante.
Quando ho visto che i numeri lievitavano ho pensato che tutte queste persone meritassero una sorpresa. Qualcosa che facesse loro piacere, ma che "significasse" anche qualcosa.
Allora " ci ho provato".
Ho chiesto al Prof. Camillo Ricordi se per caso fosse a Milano il 15 dicembre e che semmai avremmo avuto piacere se avesse trovato il tempo per passare a salutarci.
Lui, gentile e disponibile come sempre, mi ha risposto che se fosse stato a Milano lo avrebbe fatto senz'altro. Lo pregavo allora di non dire niente a nessuno perche' qualora non gli fosse stato possibile intervenire, i partecipanti ci sarebbero rimasti malissimo.
Viceversa se fosse arrivato, sarebbe stata per loro una bellissima sorpresa: ed infatti... Quando intorno alle 15 e' "apparso", per molti e' stata una "visione": nessuno poteva aspettarselo, alcuni non l'hanno riconosciuto... Molti erano quasi "intimoriti", si riservavano di avvicinarsi, ma quando hanno visto la sua semplicita', il suo essere affabile, sorridente con tutti, pronto ad essere immortalato ( "come fosse il Papa" gli ho detto, per scherzare) con ognuno dei partecipanti e' iniziato un fuoco incrociato di flash interminabile!
L'arrivo del Prof. Ricordi e' stata la degna conclusione di una giornata che rimarra' nei nostri cuori, perche', come ho gia' detto altrove, ha "materializzato la speranza".
E le foto sono tutte li', a testimoniarlo: su FB, dove tutto e' iniziato!
Ogni dicembre io mi auguro la stessa cosa per l'anno che verra': che Portale Diabete abbia solo una pagina, solo la home page, dove a caratteri cubitali ho scritto "IL DIABETE E' STATO SCONFITTO".
Io sono certa che un giorno lo scrivero'!
Buon Natale
Daniela!!!!! Sei grande!....Io l'ho sempre detto... Ti mando un grande abbraccio e la prossima volta, spero di vederti a Roma!!!!!!!!!
RispondiEliminaDaniela sei grande!sono contenta che questo pranzo di Natale, nato così per caso, abbia avuto tanto successo!...E poi...il professor Ricordi, ha veramente chiuso in bellezza! Spero che il prossimo evento avvenga a Roma, così possiamo rivederci! Ti mando un grande abbraccio con tanto tanto affetto. Franca Cau
RispondiEliminaIL DISPIACERE PER NON POTER ESSERE STATA PRESENTE AUMENTA LEGGENDO QUESTO RACCONTO PIENO DI ENTUSIASMO. VOGLIO PENSARE,VISTO DOVE MI TROVAVO,DI ESSERE STATA PER0' NEL POSTO GIUSTO ANCHE PER TUTTI I DIABETICI CHE ERANO AL PRANZO E QUELLI CHE NON C'ERANO.ALLA PROSSIMA......<3
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