venerdì 19 settembre 2014

Vienna EASD 2014: impressioni di settembre (prima puntata)




Archiviata anche questa 50esima edizione dell'EASD sarà bene che "butti giù" le mie impressione di questi 5 giorni intensi, anche se difficilmente scorderò l'entusiasmo che li hanno contraddistinti. 
Ecco, se dovessi condensare in un'espressione questa esperienza viennese, "entusiasmo" sarebbe il termine più appropriato.

Ma cominciamo da domenica 14 settembre, quando alla stazione Centrale di Milano ho incontrato l'amico Roberto Lambertini, invitato come me a partecipare al Simposio di lunedì mattina presso il centro congressuale Messezentrum e al Media briefing del primo pomeriggio.
Non vi nascondo il mio (il nostro) orgoglio ad essere gli unici italiani (non medici) presenti.




A parte questo, la sensazione di vivere un momento "particolare" era evidente.
L'entusiasmo di assistere alla presentazione di uno strumento straordinario che ha la potenzialità di migliorare non solo la qualità di vita dei pazienti (immaginate cosa voglia dire non bucarsi più le dita 8 volte al giorno, 7 giorni alla settimana, 365 giorni l'anno?), ma soprattutto il loro profilo glicemico, visto le implicazioni che ha sull'AGP, si leggeva sui nostri visi.




Al Simposio, tenuto alla Derot Hall dalle 10 alle 12.30, hanno partecipato il professor Stephan Matthaei, come moderatore, il professor Irl Hirsch (Seattle, USA), il dr Ramzi Aijan (Leeds, UK), l'eccellente dr Stefano Genovese (IRCCS Multimedica, Milano, Italia), la cui relazione è stata tutta sull'uso clinico del flash glucose monitoring, con un'emozionante serie di casi clinici, in cui si dimostrava chiaramente quanto l'uso del nuovo strumento abbia aiutato a redefinire la terapia e quindi a raggiungere i target glicemici previsti. 
Al termine il dr Genovese ci ha presentato Claudio Pelizzeni, "bancario per caso" di 32 anni, diabetico sognatore, che sognava di fare il giro del mondo senza prendere un aereo: circa 48mila Km, 16 nazioni in 9 mesi. (http://www.triptherapy.net/) con un video che riassumeva la sua avventura, ancora in corso.
Infine la "star" del simposio: Jared Watkin (USA), vice presidente della divisione Operazioni Tecniche di Abbott che ha seguito il progetto del FreeStyle Libre System e a cui si deve questa incredibile innovazione.

Solo in Europa circa 24 milioni di persone controllano la loro glicemia ogni giorno, se anche solo si facessero un buco al giorno, sarebbero 24 milioni di buchi sulle dita, 24 milioni di gocce di sangue, circa 14 litri di sangue ogni giorno. Ma noi sappiamo bene che normalmente non basta un buco, non ne bastano 2: spesso non ne bastano 5, 6, 7... specialmente se si è tipo 1.
Il Libre (chiamiamolo così, che è più breve!) promette di eliminare la necessità di pungere il dito (una prima pubblicità recitava "why prick, if you can scan" - "perchè pungerti se puoi leggere") se non in casi particolari: 
- quando ci sia un cambiamento veloce dei valori della glicemia e il valore del fluido interstiziale potrebbe non essere precisissimo
- in caso di ipo o sospetta ipo
- quando i sintomi che si avvertano non corrispondano con la lettura.
Ovviamente, questa è una cosa meravigliosa! Pensare che sarà possibile conoscere il valore della glicemia in un secondo, ogni minuto, che basterà leggere tale valore per conoscere il profilo glicemico delle 8 ore precedenti, che il lettore le terrà in memoria per 90 giorni senza pungersi... è entusiasmante!
Ma a mio avviso non dobbiamo soffermarci solo su questo. 
Molti pazienti in effetti dicono che pungersi il dito non sia più per loro un grande fastidio.
Molte persone con diabete (bè, non molte: solo il 4%) hanno il sensore.
Il Libre ha ricevuto a fine agosto il marchio CE e sarà in vendita in Europa nelle prossime settimane.
Non ha invece ancora l'autorizzazione all'uso pediatrico, che sarà possibile solo quando saranno presentati studi sui bambini (che non è possibile effettuare prima che tale autorizzazione sia concessa sugli adulti).

Indubbiamente una novità straordinaria...ma c'è di più.
Per me, la "cosa entusiasmante" di questo nuovo sistema di rilevazione della glicemia è l'AGP che offre un quadro immediato della tipica giornata del paziente, raccogliendo i dati completi e le tendenze relative ai livelli glicemici. 

L'AGP è un software avanzato che riassume statisticamente i dati standardizzati sulla glicemia raccolti in più giorni e li visualizza graficamente, con un’interfaccia user-friendly, in pattern glicemici giornalieri di immediata comprensione, consentendo di individuare le più piccole anormalità nel metabolismo della glicemia in condizioni di vita reale.
  • I dati vengono presentati in un unico grafico che è di facile comprensione e permette di visualizzare giorno per giorno lo stato del controllo glicemico e la variabilità dei livelli di glucosio.
  • I dati relativi all’andamento glicemico prodotti dall’AGP offrono ai medici un importante supporto nel processo decisionale clinico.
  • L’accesso a questo tipo di informazioni rende più produttivo il dialogo medico-paziente e di conseguenza facilita una maggiore consapevolezza e agevola la terapia e la gestione del diabete.
Basato sul concetto della “Modalità Giornaliera”, i dati del glucosio sono rilevati in modo continuo per 14 giorni, tempo richiesto per predire l’andamento glicemico nei successivi 30 giorni con una sicurezza del 90-95%.
I dati così raccolti vengono visualizzati come se fossero stati ottenuti in un periodo di 24h e rappresentati come una serie di quattro fasce (indicative della distribuzione in percentili dei valori glicemici, 10°, 25°, 75° e 90°) intorno al valore mediano (50° percentile).
La fascia mediana mostra il valore medio di glicemia in ogni momento delle 24h.
Le fasce immediatamente al di sopra e al di sotto della mediana (25° e 75° percentile) indicano lo scarto interquartile. Le fasce più esterne (10° e 90° percentile) rappresentano le escursioni massime della glicemia: più è ampia questa fascia, maggiore è la variabilità glicemica. (fonte Abbott)
Questi dati consentiranno veramente di mettere in pratica ciò che spesso sentiamo definire come "terapia personalizzata": in questo modo il medico curante potrà vedere, come fosse una fotografia, il profilo glicemico del proprio assistito e prendere con lui le misure necessarie per far sì che il controllo glicometabolico sia ottimale.



Al termine del simposio, medici da tutto il mondo hanno fatto domande, cui gli esperti presenti hanno risposto esaustivamente.
E poi...via di corsa al Media briefing che si sarebbe tenuto dalle 13.30 alle 15 alla presenza di giornalisti e bloggers europei e americani.
Ancora una volta, io e Roberto eravamo lì a rappresentare la comunità diabetica online italiana.
Io ho avuto l'opportunità di intervistare Jared Watkin e porre a lui alcune domande, ma di questo, ne parlerò nel prossimo post.
(segue)








DISCLAIMER
Il Simposio cui ho assistito era sponsorizzato da Abbott. Non ho ricevuto alcun compenso per assistere al simposio, nè per scriverne. Non ho ricevuto alcun prodotto da Abbott. Questo post racchiude solo le mie impressioni derivate da ciò che ho visto e sentito al simposio.




1 commento: